Villa Sciarra si sgretola…nell’indifferenza

 

Riceviamo e pubblichiamo, dall’Avvocato Michele Arganini, una lettera di denuncia sulle gravi condizioni del portale monumentale di Villa Sciarra, crollato in parte un anno fa, ma da allora dimenticato e condannato ad un immeritato destino. L’opera settecentesca, in queste condizioni, minaccia di collassare definitivamente, ponendo dei rischi per le vicine abitazioni e, soprattutto, per chi si trova a passarvi nelle vicinanze.

 

Mi rivolgo a voi, in quanto storica testata giornalistica del territorio, per segnalarvi una grave situazione di incuria e degrado di cui purtroppo nessuno si occupa.
Da oltre un anno si è verificato il crollo di una significativa porzione del portale monumentale di Villa Sciarra a Frascati.
Si tratta del portale d’ingresso dell’antica villa Belpoggio (o villa Sciarra, oggi non più esistente): un’opera ad esedra semicircolare, dall’aspetto imponente e maestoso, risalente al Settecento ed attribuita all’architetto Nicola Salvi, su cui insiste un provvedimento di tutela paesaggistica ai sensi della parte Terza del D.Lgs. 42/2004 (Frascati – “Comprensorio Colli Tuscolani” DM 02.04.1954, pubblicato su GU n. 93 del 02.04.1954, e DM 07.09.1962, pubblicato su GU n 239 del 22.09.1962).

 

 

Trascorso oltre un anno dal crollo, ad oggi nulla è stato fatto per restaurare il monumento ma neppure per scongiurare ulteriori crolli.
Come si vede chiaramente dalle foto e come appare evidente a chiunque abbia modo di passare su via Bel Poggio a Frascati, la costruzione, oltre al buco causato dal crollo già avvenuto, mostra profonde e larghe crepe e segni preoccupanti di cedimento, minacciando il crollo definitivo e completo. Oltretutto con pericolo di danno per le abitazioni circostanti e con grave rischio per l’incolumità di chi percorre via degli Orti di Villa Sciarra, interna all’omonimo comprensorio, che passa proprio dentro al portale e sulla quale, in adiacenza alla parte della struttura interessata dal crollo, è stata posta una semplice transenna con un pezzo di rete arancione, misura palesemente irrisoria e del tutto insufficiente a tutelare la sicurezza dei mezzi e delle persone in transito.

 

Attesa la gravità della situazione, da cui – come detto – deriva anche un considerevole rischio per l’incolumità dei residenti, appare a dir poco sconcertante l’attuale immobilismo degli enti e dei privati coinvolti, i quali, in attesa di definire i necessari interventi di restauro e consolidamento, in tutto questo tempo non hanno neppure provveduto al puntellamento ed alla messa in sicurezza della struttura.
Mi rivolgo quindi a voi nella speranza che possiate dare il giusto risalto alla vicenda ed affinché non ci si debba invece trovare a breve a leggere l’ennesima cronaca di un crollo annunciato, con grande – quanto inutile – sdegno collettivo.
Cordiali saluti

Avv. Michele Arganini