Addio a Totti…c’eravamo tanto “odiati”

 

In cauda venenum ma non stavolta. Dopo lo striscione ” I nemici di una vita salutano Francesco Totti” apparso in Curva Nord domenica scorsa, nel corso di Lazio- Inter, gli “Irriducibili”, tifosi dell Lazio, scrivono una lettera al loro più grande “nemico” degli ultimi 25 anni: il Capitano della Roma Francesco Totti. Scrivono una lettera bella, ironica, pungente e nel finale, quindi senza veleno, inaspettatamente affettuosa, quasi protettiva.

 

L’ironia è caratteristica tipica del carattere dei romani e gli Irriducibili ne fanno giustamente sfoggio. Ricordano a Totti i loro successi elencandoli, ed elencano al capitano giallorosso le vittorie del Real Madrid ottenute senza la sua presenza nelle sue fila. Tutto giusto, ci sta lo sfottò, è quasi obbligatorio. Nelle ultime righe però i tifosi biancoazzurri scrivono: “Hai raggiunto un traguardo che merita rispetto. Un rispetto che non hai mai ricevuto, né dai tuoi tifosi, né dalla tua società e questo, te lo diciamo sinceramente, ci dispiace. Noi non avremmo mai permesso –  proseguono nella lettera – che un giocatore come te venisse trattato così. Non avremmo mai osservato in silenzio quello che ti stanno facendo e che ti hanno fatto. Oggi nessuno ti difende e noi, ovviamente, non possiamo farlo. Nessun rancore per le magliette e per le battute che ci hai dedicato. Ci stanno, ci devono stare. Chissà che epilogo ci riserverà questa storia. In ogni caso una stretta di mano come si conviene ad un avversario che, dopo tanti anni lascia il campo, da parte di suoi migliori nemici”.

 

Le righe finali di questa lettera fanno male al tifoso romanista che vi scrive, molto più male della famosa coppa alzata in faccia il 26 Maggio 2013. La Roma società rifletta su come è stata gestita la questione Totti e su come sia stato possibile lasciare ombre sull’addio al calcio del suo più grande giocatore.