Tecnologia e Ricerca al servizio del patrimonio culturale

 

<<Nel Lazio parte una rivoluzione al servizio dell’Italia e dell’Europa. Questo distretto delle tecnologie applicate ai beni culturali nasce  per mettere la scienza, la nuova tecnologia e l’innovazione al servizio della valorizzazione e dell’utilizzo dell’immenso patrimonio storico, culturale, ambientale, monumentale e archeologico della nostra regione, ma in realtà dell’Italia>>. Così, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha accolto le iniziative del proprio Ente a sostegno del patrimonio culturale attraverso l’utilizzo della Riecerca e della tecnologia.

 

<<Questo è un pilastro del nuovo modello di sviluppo che vogliamo e stiamo costruendo – ha continuato – e sul quale investiamo, solo in questo biennio, oltre 41 milioni di euro al servizio di una nuova generazione della ricerca, della scienza e dell’università per lanciare un grande messaggio di speranza: c’è un futuro diverso che si può costruire e che punta a creare ricchezza e giustizia in questo Paese, sconfiggendo le paure nei confronti del futuro>>.

 

Di cosa parliamo: Il Centro d’eccellenza del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio, si pone, come fine primario, l’obiettivo di coniugare, sinergicamente, innovazione, tecnologia e fruizione del bene culturale.
Finanziato con 6 milioni di euro, sono otto gli organismi di ricerca che collaborano al progetto. Con La Sapienza capofila, le altre realtà interessate sono: le università di Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia e Cassino, e i grandi Enti scientifici Cnr, Enea e Inf, oltre alle associazioni imprenditoriali di CNA, Federlazio, Lega Coop e Unindustria.
Ottocento i ricercatori coinvolti e quattrocento gli assegnisti. Nei primi 18 mesi il progetto prevede 18 corsi di Alta Formazione, 10 Master di primo e secondo livello, e 3 grandi progetti di ricerca.

 

Parallelamente va avanti il bando di 23,2 milioni di euro che si prefigge l’intento di migliorare la fruizione del patrimonio culturale del Lazio, per il tramite di progetti e soluzioni innovative e tecnologiche avanzate dai gestori di istituti e luoghi culturali. Entro gennaio 2019 verranno diffuse le graduatorie per il finanziamento dei progetti esecutivi.
Nella consapevolezza, quindi, che l’Italia è al primo posto per numero di siti Unesco e che si distingue per la spiccata quantità e qualità del patrimonio culturale, le azioni del distretto punteranno allo sviluppo del patrimonio artistico, architettonico, archeologico e culturale regionale.