Sicurezza: sinergia tra Prefettura, Campidoglio e Regione

 

Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per contrastare la violenza e in particolare quella sulle donne, ha vissuto ieri, 20 settembre, una fase importante della propria esistenza.  All’incontro erano presenti, tra gli altri il Prefetto Paola Basilone, la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi,  il Questore Guido Marino, il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Roma Antonio De Vita, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Roma Paolo Compagnone.
 

Prefettura, Roma Capitale e Regione Lazio hanno condiviso, con l’occasione, piena unità di intenti, sviluppando una strategia comune. Fatta una ricognizione di tutti gli strumenti già a disposizione, si è stabilito un percorso per metterli a sistema, con l’obiettivo di rafforzare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini.
 

Verrà potenziato il controllo all’interno dei parchi e delle aree verdi attraverso un più frequente ricorso alle pattuglie a cavallo nelle ore diurne. Verrà, inoltre, richiesto l’apporto aggiuntivo di unità del Reparto Prevenzione Crimine.
 

Sarà assicurata una più efficace integrazione tra i vari sistemi di videosorveglianza esistenti, sia pubblici che privati, prevedendo altresì il potenziamento del sistema.
 

L’amministrazione capitolina, tramite il Piano Led, già garantisce un aumento dell’illuminazione. Il Piano verrà potenziato e calibrato a beneficio di parchi urbani e aree periferiche.
 

Un altro utile strumento a disposizione è costituito dal sistema di app per dispositivi mobili ‘Where are you’, sviluppato dalla Regione che, mediante un meccanismo di geolocalizzazione, consente di mettere in contatto, tramite chiamata silenziosa, le persone in difficoltà con la centrale unica di risposta del 112. Con la collaborazione di Federalberghi Roma, verrà allestita a breve una adeguata campagna di comunicazione per diffondere in modo più capillare la conoscenza di questa preziosa risorsa.
 

Ulteriore campo di intervento congiunto è la scuola, dove è necessario sviluppare percorsi formativi mirati che contribuiscano ad affermare la cultura della legalità, e  aiutando a promuovere un sentimento collettivo di contrasto a qualsiasi forma di violenza.