Violenza di genere: la Regione non sta a guardare

 

La Regione Lazio scende in campo contro un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che sta aumentando in via esponenziale. In un periodo in cui i recenti episodi hanno riacceso la discussione su un tema cosi gravoso, il Presidente della Regione Lazio dichiara, in un post sul suo profilo Facebook, come sia arrivato il tempo di giustizia e impegno, sottilineando come la stessa Regione sia in prima linea da circa 4 anni.

 

L’azione finora svolta è stata quella di salvaguardare e moltiplicare i centri di accoglienza per le donne che subiscono violenza, investendo sulla sicurezza e prevenzione. Sempre nel contesto del post lancia, per il 25 settembre, una giornata di impegno, attività e mobilitazione delle scuole contro la violenza sulle donne.

 

La legge, approvata nel 2014, di cui il primo firmatario è stato il Consigliere Regionale Simone Lupi, costituisce una vittoria contro ogni forma di sopruso, discriminazione e intolleranza. Sono stati stanziati 7 milioni di euro che verranno utilizzati per una serie di azioni contro la violenza a cui andranno a sommarsi altri 2,7 milioni di euro che verranno impiegati per sostenere il lavoro delle prefetture, le forze dell’ordine, Municipi di Roma e Comuni sul tema della sicurezza.

Nella consapevolezza che l’indignazione non è più sufficiente e che ognuno debba fare la propria parte, la stessa Regione Lazio esorta all’azione attraverso una mobilitazione culturale e civile su tutto il territorio, dai Comuni alle scuole.

 

Le attività che si stanno portando avanti sono dieci, riportate di seguito.
nuove strutture per il contrasto alla violenza di genere grazie a 2,1 milioni di euro di finanziamento: le strutture diventeranno 25 in seguito all’apertura di 5 nelle provincia di Rome e tre tra Rieti, Viterbo e Frosinone. È previsto inoltre un finanziamento di circa 1 milione di euro per finanziare i centri anti violenza della ex Provincia di Roma che erano a rischio chiusura;
percorsi per l’autonomia delle donne vittime di violenza: è previsto un bando pubblico suddiviso in tre annualità, rivolto alle realtà del terzo settore, che consentirà l’avvio di 200 percorsi annuali di formazione e sostegno all’autonomia per le vittime di violenza. Nel 2017 sono stati già finanziati tre progetti che gestiranno 80 percorsi di formazione;
rafforzare la rete anti-tratta grazie a 1,3 milioni di euro di finanziamento: si tratta di un progetto partito nel 2016, che terminerà a febbraio del 2018, e che ha coinvolto 12 associazioni;
progetti di prevenzione e contrasto alla violenza di genere grazie a 1,1 milioni di euro di finanziamento: un bando di 600 mila euro con cui sono stati finanziati 32 progetti di cui 15 sulla prevenzione nelle scuole, 12 per le associazioni che si occupano delle donne vittime di violenza e 5 progetti sperimentali rivolti agli uomini, per iniziare ad occuparsi anche di chi si macchia di un tale crimine;
sostegno agli orfani delle vittime di femminicidio grazie a 400mila euro di finanziamento: sono stati già stanziati 160 mila euro a favore di 16 ragazzi e ragazze. I restanti 240 verranno destinati ad un bando che sarà pubblicato in futuro a favore degli orfani fino a 29 anni;
la “valigia di salvataggio”: un piccolo trolley con capi di vestiario e scarpe per un aiuto concreto nel momento della fuga;
percorsi specifici nella rete della sanità: accessi e sportelli dedicati per assistere le donne non solo dal punto di vista medico, ma anche psicologico, in una fase successiva al trauma;
App 112 – Where are U: una app collegata al 112 attraverso la quale è possibile contattare i soccorsi in modo veloce ed immediato e in cinque lingue diverse. Si viene geolocalizzati e, attraverso la chiamata silenziosa, si possono ricevere gli adeguati soccorsi anche nel caso in cui non si possa parlare;
sostegno a Comuni, prefetture e Forze dell’ordine per una maggiore sicurezza: un finanziamento di 2,7 milioni per due diverse iniziative. La prima, “Patto Lazio Sicuro”,che prevede uno stanziamento di 500 mila euro alle Province e 30 mila euro alla Capitale destinati a prefetture, e Forze dell’ordine per consolidare gli strumenti di contrasto alla criminalità, garantire la sicurezza sulle strade e sostenere le forze di polizia. Mentre la seconda, “Sicurezza in Comune”, prevede un bando di 1,1 milioni, che aumenteranno fino a 1,9, per finanziare il maggior numero possibile di progetti. Verranno acquistati e installati strumenti tecnici per la sorveglianza di spazi pubblici, la realizzazione di sistemi di gestione delle informazioni e la riqualificazione di aree degradate;
Oltre l’indignazione, l’impegno: una grande mobilitazione di studenti, docenti e tutto il personale scolastico. Entro il 20 novembre, accedendo al link, verranno raccolte tutte le proposte. I risultati ottenuti saranno presentati il 25 novembre durante la giornata internazionale contro la violenza.
Insomma un atto di civiltà dovuto che va oltre la mera indignazione prendendo atto del fatto che è necessario reagire attraverso politiche attive e la mobilitazione culturale che coinvolge, nella sua totalità, tutte le realtà scolastiche.