Grido di allarme per i cimiteri capitolini

 

Il Comitato per la Tutela dei Cimiteri Capitolini nasce nel novembre del 2016, a seguito delle numerose segnalazioni di degrado in cui versano i cimiteri capitolini. Per questi luoghi di culto, il rispetto civile e religioso sono condizioni imprescindibili di fronte alle quali non si può restare indifferenti.

 

Ed è stato proprio questo il desunto che ha indotto le due fondatrici, Valeria Campana e Lelia Basile, a scendere in campo: <<Quotidianamente, chi si reca nei cimiteri della Capitale, deve fare i conti con sporcizia e degrado che dovrebbero essere invece banditi da questi luoghi di raccoglimento e preghiera, anche in ragione dei costi sostenuti da chi vuole dare ai propri cari una degna sepoltura>>.

 

L’ultima denuncia del comitato riguarda il cimitero del Verano dove, tombe sporche, puzza e strade scivolose regnano sovrane: <<La condizione del Verano peggiora di giorno in giorno: oltre alla scarsa o assente manutenzione, il guano si è accumulato in quantità vergognosa, al punto che le auto slittano e i piedi scivolano>>, ha dichiarato Valeria Campana, portavoce del comitato. <<Per entrare in alcune aree dello storico cimitero monumentale bisognerebbe entrare come un medico in sala operatoria e con le scarpe antiscivolo>>.

 

Un accorato appello dai contenuti simili a quello che, poche settimane fa, hanno lanciato in merito alle condizioni del cimitero Flaminio dove, tra rubinetti a secco da agosto 2016, viali impercorribili, servizi igienici fatiscenti, edifici al buio, ruggine e intonaci che cadono a pezzi, non offre certo uno scenario migliore.
<<Le foto sono più eloquenti delle nostre parole – incalza la portavoce del comitato – le uniche spese in merito alla condizione dei Cimiteri capitolini al di fuori dei fuorvianti e fumosi proclami dell’assessore Montanari (assessora all’Ambiente, ndr) dello scorso 16 agosto, poi solo il silenzio più complice di una situazione al tracollo>>.