Grab: le perplessità di Legambiente

 

A distanza di quasi un anno da quando la Sindaca Raggi ha firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione dell’opera, ecco che iniziano le prime polemiche sulla realizzazione del GRAB. Il Grande Raccodo Anulare delle Biciclette è un progetto di VeloLove in collaborazione con il Touring Club Italiano, Lagambiente, Parco Regionale dell’Appia Antica, e Rete Mobilità Nuova, che prevede la realizzazione d un anello ciclopedonale di quasi 45 chilometri all’interno della Capitale.
Sembra che l’idea stia prendendo vita e che il Grab sia stato inserito tra le ciclovie di interesse nazionale finanziabili dalla Legge di stabilità 2016. Ma di definitivo ancora non c’è nulla se si considera che il Comune sta lavorando al progetto e che le associazioni partecipanti non vedono di buon occhio gli stravolgimenti che si intendono apportare rispetto al disegno originario.

 

Il responsabile delle Aree Urbane di Legambiente, Alberto Fiorillo, dichiara che il loro è un progetto finalizzato alla realizzazione di un percorso che risulti attraente sia per i romani che per i turisti. Una sorta di percorso ciclo-pedonale che parte dal Colosseo fino ad arrivare all’Appia Antica, su cui si discute da anni e in cui convoglieranno diverse progettualità. Quando verrà approvato dal Ministero delle Infrastrutture e trasporti d’intesa con il Mibact, i fondi per la sua realizzazione saranno disponibili. Il Comune dovrà presentarlo entro la fine dell’anno in corso e i cantieri dovrebbero partire entro la fine del 2018.

 

Il Grab, che più volte è stato oggetto di emulazione da parte di diverse compagini politiche, è un’idea che piace e doveva essere esecutivo gà dal 2015, se non fosse sopravvenuta la caduta della giunta capitolina e il relativo commissariamento. Nel 2016 la Sindaca Raggi ha firmato il protocollo d’intesa con l’impegno di produrre, entro dicembre, lo studio dei costi, ma la relazione tecnica dell’amministrazione capitolina chiarirebbe solo alcuni punti, facendo temere la totale assenza della pedonalizzazione dell’Appia Antica.

 

Se del progetto se ne è parlato in tutto il mondo, è proprio per l’idea di rendere pedonale la zona dell’Appia Antica e, per l’originalità della sua progettualità, ha anche vinto numerosi premi ed è stato inserito nella shortlist di un concorso fatto in occasione del G7 trasporti. Nella sua laconica dichiarazione Fiorillo ammette che Roma è una città dove chiunque abbia governato e governa deve fare, inevitabilmente, i conti con le forze della conservazione che sono sempre pronte a mettere i bastoni fra le ruote a tutto quello che può significare cambiamento.

 

Anche se nessun amministratore ha mai negato l’ipotesi della realizzazione della pedonalizzazione dell’Appia, ad oggi nessuno ha fissato una data certa. Per evitare che della paternità dell’idea se ne appropriasse il comune di Roma e quindi venisse utilizzato a fini politici, il marchio Grab è stato registrato con l’associazione VeloLove.
Attualmente, uniche certezze – sempre secondo Fiorillo – sono l’introduzione di un road pricing, ossia un ticket per l’accesso ad alcune aree della città che risultino particolarmente congestionate o dove non c’è una buona presenza di mezzi alternativi sul modello milanese dell’Area C. Invece, per quanto riguarda la ciclabilità romana, bisognerà aspettare settembre e, se effettivamente partirà, potremmo, forse, iniziare a pensare che l’amministrazione capitolina stia iniziando a prendere in considerazione la ciclabilità romana.