Due nuovi bandi per i giovani del Lazio

 

L’attenzione della Regione Lazio sulle politiche giovanili, nei limiti delle proprie possibilità, è sempre alta. A dimostrarlo sono sopraggiunti due bandi, promossi nei giorni scorsi, che andranno ad interessare giovani, anagraficamente di target diverso, accomunati dallo stesso problema occupazionale.
Stiamo parlando del contratto di ricollocazione esteso a tutti i disoccupati oltre i 29 anni e l’innalzamento dell’assegno a favore dei tirocinanti dai 18 ai 29 anni.

 

Contratto di ricollocazione: si prefigge il fine primario di intervenire, con una concreta azione di supporto, nel caso di tutti coloro che, con età superiore ai 29 anni, si trovano in stato di disoccupazione. Le possibilità sono due: accompagnamento al lavoro subordinato e all’autoimpresa.
Il nuovo bando consente a tutte le generazioni interessate di utilizzare strumenti innovativi di accompagnamento e inserimento al fine di poter raggiungere una stabilità lavorativa. Questo nuovo provvedimento non andrà, in alcun modo, ad inficiare sui preesistenti bonus alle imprese che assumono disoccupati a tempo indeterminato.
In uscita nel mese di novembre, il bando rimarrà aperto per due anni e i fondi che verranno immediatamente investiti sono pari a 5milioni di euro.

 

<<Tutti i disoccupati del Lazio che non hanno sostegno al reddito e con più di 29 anni possono partecipare al nuovo contratto di ricollocazione “Generazioni”. Diamo così una risposta concreta a quanti, perso il lavoro, hanno terminato il periodo di Naspi e non riescono a trovare una nuova occupazione – parole dell’assessore al lavoro e nuovi diritti, Claudio Di Berardino – invece, con il contratto di ricollocazione, i disoccupati vengono presi in carico e accompagnati nella ricerca attiva di un’occupazione attraverso un’assistenza intensiva e personalizzata>>.

 

Tirocini per i giovani: 20 milioni di euro sono invece i fondi investiti per i tirocinanti che non studiano e non lavorano, ed hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. La principale novità è riscontrabile nell’innalzamento dell’assegno mensile che passa da € 500 ad € 800, di cui € 300 a carico della Regione Lazio e € 500 del datore di lavoro.
Nell’intento di scongiurare un isolamento, in termini occupazionali e sociali dei giovani, le azioni che verranno messe in campo sono non solo formative, ma interverranno, specificatamente, in un percorso di formazione anche sul campo al fine di renderli più competitivi, preparati e consapevoli.

 

<<Con queste scelte – sempre Claudio Di Berardino – nel Lazio personalizziamo e ottimizziamo le opportunità del Programma europeo Garanzia Giovani, andando incontro alle esigenze reali dei nostri cittadini. Rispetto alla prima fase del 2014-2018 (che si è conclusa con 50 mila tirocini attivati e 13mila e 500 contratti di lavoro sottoscritti) vogliamo coinvolgere maggiormente chi ha più difficoltà a trovare un’occupazione. La nuova stagione di Garanzia Giovani dovrà essere uno strumento di coinvolgimento e di affermazione di pari opportunità; a corredo di questo obiettivo stiamo predisponendo un piano di potenziamento e efficientamento dei centri per l’impiego regionali>>.