Bene comune: sconti per i cittadini che…

 

Nasce a Roma la Coalizione per i Beni Comuni, che si è prefissata il fine primario di presentare, al Campidoglio, una delibera di iniziativa popolare per l’approvazione di un “ Regolamento per la collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione in forma condivisa dei beni comuni”.

 

Sono 104 le associazioni che hanno creato una “rete informale di cittadinanza attiva”, una sorta di regolamento sulla gestione dei beni comuni, il cui fondamento principale è basato sul principio costituzionalistico di sussidiarietà. In parole povere, i Comuni e comunque tutti i soggetti pubblici, devono favorire, in virtù di questo stesso principio, le iniziative cittadine che intendono prendersi cura dei beni comuni. Un obiettivo che rievoca l’applicazione, rivendicata da molti comitati di quartiere capitolini, del baratto amministrativo il quale prevede, in seguito all’adozione e manutenzione di un bene comune (di un giardino, o un aiuola) una riduzione della pressione fiscale.

 

Il progetto, presentato dalla coalizione al segretario generale di Roma Capitale, è stato ideato partendo dal presupposto che la cura condivisa dei beni comuni fortifichi il senso di appartenenza, e incrementi la coesione sociale e l’integrazione degli stranieri.
Il fine ultimo che la coalizione intende perseguire è quello di regolamentare le collaborazioni tra cittadini e amministrazione nella cura, rigenerazione e gestione condivisa dei beni comuni urbani.

 

Tutto questo attraverso una serie di patti di collaborazione tramite i quali poter concordare tutto ciò che risulti necessario al raggiungimento del fine. Sono previste inoltre delle forme di sostegno che vanno dall’ esenzione o agevolazione in materia di canoni o tributi locali ai materiali di consumo da acquistare.
Ma per far discutere la delibera presso la sede capitolina è necessario che vengano raccolte 5.000 firme, condizione che non spaventa minimamente gli ideatori del progetto, convinti che la stessa raccolta firme <<avrà non solo l’importante compito di dotare anche Roma di uno strumento che avvicini cittadini e istituzioni, ma anche quello di sensibilizzare e informare le persone sulla sua importanza strategica>>.