Terzulli prova a calmare gli animi

 

La stampa locale e i social stanno dimostrando, nelle ultime settimane, un interesse particolarmente “infuocato” sulla questione del “Tempio crematorio”, paragonando, una pratica dalle origini antiche, ad un “forno”.
L’amministrazione di Ciampino ha approvato, recentemente, una delibera di giunta per accertarne la fattibilità, decisione che non è stata correttamente interpretata e che l’ha travolta in un vortice di contestazioni da parte di singoli cittadini e dei vari comitati che si stanno già formando.

 

Proprio per dissipare le incertezze che aleggiano intorno a questa problematica, abbiamo incontrato il Sindaco di Ciampino Giovanni Terzulli.

 

Salve Sindaco, la delibera di giunta del 20 ottobre u.s. quale step rappresenta nell’ambito dell’iter burocratico amministrativo?
<<Abbiamo ricevuto la proposta di un project financig che prevede la realizzazione del tredicesimo lotto e di altri loculi, i quali assicureranno la possibilità di tumulazione nei prossimi anni. Inoltre il piano contempla lo stanziamento di 800 mila euro nei prossimi due anni, per la manutenzione ordinaria e straordinaria del cimitero stesso, con un conseguenziale incremento di forza lavoro che potrà garantire il ripristino del decoro della stessa area cimiteriale; manutenzione che interesserà anche la potatura degli alberi, la sistemazione del verde e la bonifica del campo riservato alle inumazioni. A completamento di questa proposta stiamo valutando la fattibilità, in termini finanziari ed economici, dell’impianto di cremazione da parte di una società che si avvale di tecnologia inglese, la quale garantisce un impatto, a livello inquinante, molto contenuto. Ma l’amministrazione che rappresento intende approfondire questo aspetto affidando l’incarico ad un terzo di verificarne l’esattezza>>.

 

Si stanno formando i primi comitati per il NO ai forni crematori cosa ne pensa? Reputa che sia solo strumentalizzazione politica?
<<La strumentalizzazione politica la vedo molto perché, adottare questa soluzione, comporterebbe un miglioramento sostanziale alle condizioni del cimitero, nostro tallone d’Achille, e il raggiungimento di questo obiettivo darebbe lustro alla nostra amministrazione contrariamente alla volontà delle forze politiche di opposizione che, com’è giusto che sia, svolgono un’azione puramente ostativa. La nascita dei vari comitati è, a mio avviso, il segnale di insofferenza e mancanza di fiducia nei confronti delle forze politiche che inducono, gli stessi cittadini, a dire NO a prescindere, rifugiando qualsiasi cambiamento>>.

 

I recenti “rumors” che imperversano sui social accusano l’amministrazione di una totale indifferenza nei confronti della salute dei cittadini. Cosa ha da dire in merito?
<<Sono accuse infondate se si considera il solo fatto che io stesso vivo a Ciampino a pochi metri dal cimitero e, non essendo immune dal contrarre malattie tumorali, non farei mai qualcosa che potrebbe mettere in pericolo la mia salute e quella dei concittadini. Pertanto, qualora constatassi che la realizzazione comporta un pericolo, non l’autorizzerei. La stessa accusa ci viene rivolta quando si parla dell’aeroporto, dimenticando che non abbiamo alcun potere decisionale sulla zona aereoportuale che, in termini territoriali, non è di nostra competenza. Ma possiamo fare pressione affinché il numero dei voli diminuisca, tant’è che proprio con il nostro governo, Adr ha presentato una proposta in merito>>.

 

Ritiene che in prossimità del prossimo appuntamento referendario tutto ciò possa influirne l’esito?

<<Le tematiche nazionali sono marginalmente influenzate da quelle locali dal momento che il cittadino segue con più interesse i dibattiti pubblici e televisivi. Del resto il nostro è un Comune di circa 40mila abitanti, ma la maggioranza di essi è abbastanza silente e poco interessata alla vita pubblica cittadina>>.