
“La decisione sullo scudetto del 1914/15 non era all’ordine del giorno. C’è una commissione che studierà e valuterà la situazione. Il percorso ha impiegato cento anni, se ne impiega 101 non cambia niente…”. Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, liquidava così la questione legata allo scudetto 1914/15 da assegnare alla Lazio ex aequo con il Genoa, parlando a margine del Consiglio federale di una settimana fa, nel quale l’argomento non era all’ordine del giorno.
A sette giorni di distanza è invece l’avv. Gian Luca Mignogna, promotore dell’iniziativa per la riassegnazione in ex aequo dello Scudetto 1914/15 a Lazio e Genoa, a fare il punto della situazione attraverso la diffusione di un comunicato stampa, dic ui di seguito si riportano i passi salienti:
“Il rinvio della decisione in ordine all’eventuale riassegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15, come emerso a seguito del Consiglio Federale del 31.08.2016, ha di fatto differito puranche l’obbligo di riservatezza che caratterizza la fase decisionale dei procedimenti calcistici. Con le dovute cautele, pertanto, appare quantomeno doveroso utilizzare tale “sospensione” temporale per fare il punto sulla richiesta di riesame avente ad oggetto l’attribuzione del suddetto titolo sportivo.
Come reso noto da alcuni mezzi d’informazione, il merito della vicenda in parola è già stato debitamente e positivamente affrontato dalla Commissione di Saggi nominata dal Pres. della Figc Carlo Tavecchio e presieduta dall’Avv. Sergio Santoro (Pres. del Consiglio di Stato), la quale, invero, nel parere acquisito dal Consiglio Federale del 20.07.2016 ha già avuto modo di evidenziare come la ricostruzione storico/giuridica contenuta nei dossier storiografici acclusi alla nostra petizione sia assolutamente attendibile […]
Le uniche impugnazioni a quel tempo presentate furono formalizzate dal Torino e dall’Inter, seconde nel girone finale nord a due punti di distacco, ma per effetto del relativo rigetto sulle ragioni di tali club si è irrimediabilmente formato un giudicato federale oramai inoppugnabile (c.d. ne bis in idem). Non così per la Lazio, in danno della quale si è colpevolmente verificato un vero e proprio vulnus procedurale e decisionale da parte della Federcalcio dell’epoca.
La Commissione di Saggi ha citato anche il precedente tedesco dell’Hanau, che per ragioni economiche nel 1894 non poté recarsi a Berlino a giocare la finale con ilViktoria Berlin, cui inizialmente fu attribuito il titolo a tavolino: su accordo delle parti tale match si è poi rigiocato nel 2007 (con ciò determinandosi un importantissimo precedente procedurale), allorquando dopo 113 anni il titolo di Germania 1894 è stato definitivamente conquistato sul campo dall’anzidetto club berlinese.
Per quanto al caso che ci riguarda, viceversa, la Commissione di Saggi ha opportunamente osservato che non si possono pregiudicare i diritti dei terzi, ossia del Genoa, talché, confermando la fondatezza delle nostre richieste, l’unica soluzione resterebbe quella dell’attribuzione dello Scudetto 1914/15 ex aequo […]
In riferimento alla prefinale sud sopracitata appare ulteriormente pertinente osservare, ad abundantiam,come allo stato, nonostante alcuni media abbiano cercato di ventilare il contrario, non sussista alcuna prova che l’incontro Internazionale Napoli c/ Naples annullato per irregolarità di tesseramento sia stato successivamente ridisputato. La Gazzetta dello Sport del 16.05.1915 recentemente invocata da taluni oppositori della nostra iniziativa, invero, contiene esclusivamente un minuto trafiletto che non risulta affatto consono ad un evento così importante quale la prefinale sud di quella stagione, con ogni evidenza si riferisce ad un incontro di sola andata svoltosi tra i due club napoletani e comunque fa riferimento ad una partita del “primo match campionato nuova edizione” che non è dato sapere se sia da ricondurre alla stagione 1914/15 o più verosimilmente a quella successiva del 1915/16 (era noto a tutti che di lì a poco l’Italia avrebbe preso parte alla prima guerra mondiale, per cui non è da escludere che le due squadre napoletane abbiano deciso, scottate dal precedente annullamento, di anticipare la disputa della prefinale del campionato seguente) […]”.
Ora tuttavia ci viene chiesto di aspettare ancora e noi saggiamente e rispettosamente lo faremo, anche perché è la prima volta nella storia che il Consiglio Federale è chiamato a prendere una decisione di questo tipo. Abbiamo atteso oltre un secolo per riuscire a sottoporre il nostro caso al vaglio della Figc e quindi possiamo senz’altro attendere che in seno alle istituzioni vengano meno eventuali resistenze e si determinino le condizioni per arrivare ad una decisione giusta, riparatoria ed equa, anzi… ex aequa! Ma lo faremo forti delle nostre risultanze storiografiche, confortati dal parere positivo già reso dalla Commissione dei Saggi, sicuri che le nostre richieste abbiano ad oggetto un “unicum” causato esclusivamente da motivi bellici e pronti a contrastare ogni più pretestuosa tesi oppositiva che settimanalmente sembra spuntar fuori qua e là al solo scopo di generare incertezza, confusione e destabilizzazione.