La Telemedicina in ambulanza salva 300 persone

 

Il nuovo sistema, che trasmette l’elettrocardiogramma direttamente dalle ambulanze agli ospedali, conferma la sua estrema utilità ed efficienza: nel periodo compreso tra il 13 dicembre 2016 e il 31 gennaio 2017 sono stati sottoposti all’esame 419 pazienti.

 

Conti alla mano, la Regione Lazio rende noto che, in un mese e mezzo, oltre 300 persone sono state salvate grazie al nuovo sistema di telemedicina, riducendo così di molto i tempi per diagnosi e intervento. Il nuovo sistema conferma quindi la sua estrema utilità ed efficienza e, sui 419 pazienti., assistiti nel mese e mezzo di osservazione, questi di seguito sono i risultati prodotti:

 

  • per 43 casi, pari al 10.26% la diagnosi di ‘STEMI’ ha richiesto l’invio del paziente direttamente all’Emodinamica disponibile più vicina al luogo del soccorso;
  • per 261 casi, pari al 62.29%, la diagnosi di “NO STEMI”, ha richiesto l’invio del paziente nelle strutture sanitarie dotate di Cardiologia;
  • per 111 casi, pari al 26.50%, sono state identificate altre diagnosi. In questi casi i pazienti sono stati inviati nelle strutture sanitarie dotate di Cardiologia;
  • per 4 casi, pari al 0.95%, non si sono evidenziate alterazioni del tracciato

Interessanti anche i dati sulle tempistiche:
2 minuti e 23 secondi il tempo medio di refertazione, comprese le comunicazioni con l’equipaggio al fine di approfondire particolari sintomatologie, nel periodo in esame è stato di 2 minuti e 23 secondi.

 

Per coordinare il sistema è stato istituito il Centro Regionale per la Refertazione – CRR, presso ARES 118, che referta centralmente, per tutto il territorio regionale, i tracciati elettrocardiografici eseguiti a bordo dell’ambulanza.