Dopo il congresso terminato da poche settimane, che ha visto la riconferma del segretario del Partito Democratico di Ciampino Salvatore Genovese, è la volta dei Giovani Democratici che riuniranno, quanto prima, l’assemblea fondativa a cui seguirà la fase congressuale locale. Probabilmente molti di voi non li conoscono o ne ignorano l’esistenza oppure, intravedendoli nelle manifestazioni ufficiali del partito, li ha scambiati per semplici attivisti o giovani simpatizzanti.
Invece sono una nuova forza costituita da giovani ventenni che si avvicinano, per la prima volta, alla politica senza condizionamenti o pregiudizi, ma con una sola prerogativa: quella di mettersi in gioco, conoscersi e comprendersi reciprocamente.
Sono dei ragazzi che puntano al sociale, che hanno fiducia nel futuro, che essi stessi rappresentano, che hanno speranza e che credono in una politica che non sia sinonimo di opportunismo ma foriera di opportunità.
Errato sarebbe equiparare i Giovani Democratici ad una semplicistica trasposizione del Partito Democratico creata, ad hoc, per puri fini elettorali. La compagine politica da cui derivano funge solo ed esclusivamente da sostegno, un sostegno necessario che li aiuterà a costruire il loro percorso fatto di idee, a volte forse troppo utopistiche, un po’ disordinato ma puro e scevro da qualsiasi influenza.
Ed è proprio sullo sfondo di uno scenario come questo che i GD di Ciampino si apprestano a fare i primi passi.
A lavori congressuali ultimati, questi ragazzi si metteranno a lavoro per redigere un programma che abbia, come obiettivo primario per le future campagne di circolo, quello di migliorare la vita degli studenti, dei giovani lavoratori e dei numerosi giovani disoccupati.
Tutto questo nella consapevolezza che è arrivato il momento di lavorare per il futuro, partendo dal presente e rimboccandosi le maniche.
Il lavoro che inizieranno nei prossimi giorni è proprio quello di partire innanzitutto dal contesto scolastico e diventare un punto di riferimento necessario per rispondere alle esigenze dei ragazzi la cui voce, negli ultimi anni, è rimasta, per troppo tempo, inascoltata.
