FRASCATI: QUELLE VILLE DELLA MAFIA CHIAMATE DESIDERIO

 

La città di Frascati, non tutti lo sanno o lo ricordano,  è in possesso di due splendide ville, con storie diverse ma per certi aspetti parallele, che la Giustizia ha confiscato alla mafia. Ville situate in zone di prestigio, signorili, ma che purtroppo oggi versano in gravi condizioni di abbandono e che sembrano essere state in qualche modo dimenticate, non solo dalla memoria cittadina, ma anche dall’Amministrazione pubblica.

 

È per questo motivo che, di recente, l’ex consigliere comunale Mirko Fiasco ha voluto riportare sotto la luce dei riflettori questi due casi, spedendo una missiva al Commissario straordinario Bruno Strati.

 

Le ville sono situate rispettivamente nella zona degli Orti di Villa Sciarra e del Fontanone del Piscaro, in via del Torrione Micara. Della seconda, è stato lo stesso Fiasco a documentarne lo stato attraverso un video che è stato pubblicato sul suo profilo Facebook, ma è curiosa soprattutto la storia della prima abitazione, dove tra l’altro dentro vi venne ucciso quello che era il proprietario. Una struttura questa, restaurata e data alla Provincia di Roma, dove l’allora presidente Zingaretti volle poi installarvi, nell’ottobre del 2008, l’Officina per l’innovazione, un ambizioso progetto creativo che impiegava diverse risorse dell’ente stesso, e naufragato invece dopo pochi anni nella più assoluta indifferenza.

 

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L’inaugurazione dell’Officina per l’innovazione, avvenuta nel 2008 alla presenza dell’allora presidente provinciale Zingaretti

Ma chi oggi solleva il problema, chiede delle due questioni si torni a parlare, e non solo. La legge, di fronte a beni di tale natura, confiscati, pone sicuramente tanti paletti, ma è di certo inutile e dannoso ignorare la questione, lasciando che gli agenti atmosferici ed il tempo rendano i due beni non più servibili. Già oggi infatti, si scopre come la situazione di abbandono sia pressoché totale.

 

“E ciò stride – sottolinea Fiasco – col fatto che diverse associazioni del territorio siano interessate all’affidamento per finalità sociali e culturali, ma che ancora attendono delle risposte in merito. Sarebbe propositivo e costruttivo, vedere i Dirigenti preposti supportare l’indirizzo politico”.

Insomma, nei prossimi mesi se ne parlerà ancora…