I Fotomani: da Facebook alla “realtà”

 

Se dovesse descrivere la fotografia, la definirebbe come un’opera musicale dal ritmo ben preciso in cui le cose, immortalate in uno scatto, conquistano una loro precisa collocazione nell’ambiente, relazionandosi perfettamente con le persone.

 

Ed è così che inizia la nostra chiacchierata con Luciano Calvani, il fondatore del gruppo chiuso di Facebook denominato “I Fotomani” che, presso “La Fonte del Gelato” di Ciampino, con il suo nuovo look, sta ospitando una piccola mostra di alcune fotografie del gruppo.
L’approccio del nostro amico Luciano alla fotografia risale ad un’epoca giovanile, ispirato da una passione per lo scatto che gli è stata tramandata dal padre fotoamatore degli anni Cinquanta.

 

Ci racconta così i suoi esordi con le apparecchiature fotografiche manuali e la suggestiva esperienza di varcare la soglia della camera oscura, dove la pellicola prendeva vita assumendo una propria identità.
Non era ancora arrivata l’epoca del digitale alla quale, suo malgrado, si è dovuto adeguare senza abbandonare mai il suo primo amore.

 

L’idea di creare un gruppo di fotoamatori nasce, quasi per scherzo, nell’estate 2011 per poter condividere riflessioni, esperienze e conoscenze.
Viviamo in un’ epoca – prosegue il nostro amico Luciano– in cui la comunicazione reale è stata quasi totalmente sostituita dalle chat, dai social network che ci consentono, dietro ad una tastiera, di trasformarci. In questo contesto le immagini hanno assunto un ruolo predominante, ma troppo spesso vengono lasciate all’improvvisazione di uno smartphone.

Ed è per questo che i Fotomani si sono riuniti, per far sì che l’espressività fotografica torni ad occupare il suo ruolo legittimo. Il loro è un viaggio itinerante che li vede protagonisti, attraverso le loro foto, in diversi contesti… dalle scuole, ai centri culturali… alle biblioteche.
I loro primi scatti erano lasciati alla fantasia degli autori ma, successivamente, hanno avvertito l’esigenza di porsi dei temi ben precisi.

 

Fedelmente ancorati al concetto della  Street photography, hanno realizzato dal 2011 ad oggi diverse percorsi:

Resistenza e Liberazione”, attualmente esposta alla Biblioteca Comunale Collina della Pace di Roma;
Le ali spezzate”, incentrato sulle fase post terremoto dell’Aquila;
Il Lavoro delle Donne”, un excursus sulle donne e la loro relazione con il mondo del lavoro;
Il Sogno e la Realtà”, in cui si percepisce come il mondo reale e quello della fantasia non siano avulsi l’uno dall’altro ma strettamente correlati.

 

Il gruppo sta lavorando a tre progetti ancora in embrione ma di prossima realizzazione, che avranno come tema l’attesa, la lettura e la geometria urbana.
Nell’imminente futuro hanno organizzato, per il 4 marzo p.v. alle ore 17, un evento che si terrà presso la Biblioteca Comunale Collina della Pace, dove lo scenario è affidato all’esposizione fotografica “Resistenza e Liberazione” e “Il lavoro delle donne”… e il tutto sarà piacevolmente accompagnato da momenti di lettura, cori e danza.