Quei piccoli aiuti per provare a tornare a crescere

 

I recenti dati Istat sul calo delle nascite non sono confortanti. Il numero della popolazione italiana cresce grazie agli stranieri. I residenti in Italia sono 60.589.445 persone, di cui 5 milioni di cittadinanza straniera. In calo anche il rapporto tra nascite e morti, tant’è che mentre gli anziani vivono più a lungo, le nascite sono in netta diminuzione e tutto ciò ha avuto inizio nel 2008 con l’inizio della crisi economica che ha investito il nostro paese.
Le Legge di Bilancio 2017, come lo stesso Ministro dell’Economia Padoan dichiara, ha come caratteristica fondamentale quella di dare “priorità agli interventi che favoriscono investimenti, produttività e coesione sociale, pur continuando nel processo di consolidamento”.

 

Ed è in un contesto come questo che delle misure, in essa contenute, ne beneficeranno i cittadini e le famiglie italiane, come le imprese e di conseguenza la nostra economia.
Ci soffermeremo sugli aiuti alle famiglie dal premio alla nascita, al bonus bebè, senza dimenticarci del buono per gli asili nido e il congedo per i papà.
Mamma domani”: il cosiddetto premio alla nascita, o bonus bebè o bonus gravidanza o premio adozione minore, consiste in un beneficio economico di 800 € concesso per uno degli eventi, di seguito indicati, avvenuti dal primo gennaio 2017:
• al compimento del settimo mese di gravidanza;
• al parto anche se antecedente all’inizio dell’ottavo mese;
• adozione del minore, nazionale o internazionale;
• affidamento preadottivo nazionale o internazionale.
L’ente erogatore è l’Inps, previa domanda da parte della madre, a prescindere dai figli nati o adottati/affidati contestualmente.

 

Congedo Obbligatorio: a favore dei papà, che è stato prorogato ed è fruibile entro i cinque mesi dalla nascita del figlio, istituto già introdotto dalla Legge Fornero. La Legge di Bilancio ha confermato i due giorni di congedo obbligatorio e i due giorni di congedo facoltativo, ma si prevede inoltre, per il 2018, di aggiungere altri due giorni di congedo obbligatorio che in totale, quindi, diventeranno quattro;

 

Bonus Asilo Nido: un assegno di 1.000 € a favore dei bambini nati nel 2016. Senza limiti di reddito e di carattere permanente, il bonus, che già puo essere richiesto dal 17 luglio scorso, sarà erogato mensilmente (circa 90 € al mese) per far fronte all’iscrizione negli asili pubblici e privati, e per avere delle forme di sostegno, nel contesto della propria abitazione, in caso di bambini al di sotto dei tre anni affetti da gravi patologie croniche;

 

Bonus Bebè: già in vigore, che prevede un assegno mensile di 80 € versato per un periodo triennale con un reddito ISEE inferiore ai 25.000 €;
Fondo credito nuovi nati: una sorta di piccolo prestito che potrà essere richiesto dai genitori naturali o adottivi per i figli nati o adottati nel 2009, 2010 e 2011, per un importo massimo di 5.000 €.

 

Insomma una serie di provvedimenti finalizzati ad aiutare economicamente le famiglie e ad incentivare l’occupazione femminile, di carattere strutturale, che potrebbero aiutare ad invertire il trend negativo sul tasso di natalità del nostro paese.