Cura e manutenzione del verde per i rifugiati politici

 

Senso civico e coscienza della partecipazione le basi del protocollo sottoscritto, nei mesi scorsi, tra Roma Capitale e Croce Rossa, finalizzato all’inclusione sociale dei rifugiati politici.
Il progetto, che prevede il coinvolgimento degli ospiti dei centri di accoglienza in un percorso formativo e di volontariato sulla cura e manutenzione del verde, si articola in due fasi: la prima di carattere formativo, mentre la seconda di inserimento in questo tipo di attività.

 

Il ciclo di formazione per i primi 28 richiedenti asilo si è appena concluso e, a questi, nelle prossime settimane se ne aggiungeranno altri che ne inizieranno uno nuovo.
Nello svolgimento della loro attività bisettimanale e della durata complessiva di tre mesi, verranno affiancati da personale professionista e risponderanno direttamente al funzionario del Servizio Giardini del Municipio di competenza.

 

I partecipanti avranno l’obbligo di attestare la loro presenza firmando, quotidianamente, un apposito modulo all’inizio e alla fine dell’attività, mentre ogni centro di accoglienza della Croce Rossa individuerà, tra i suoi dipendenti, un referente che si occuperà di monitorarne le uscite.

 

<<Con questa iniziativa dimostriamo, ancora una volta, che Roma è una città aperta all’accoglienza, ma in un’ottica funzionale e operativa. Mettiamo i richiedenti asilo in condizione di contribuire alla crescita della città, coinvolgendoli in modo attivo e propositivo. È un grande esempio di dialogo e uno strumento per sostenere la coesione del tessuto cittadino. Con un approccio costruttivo vogliamo incidere anche sulla percezione delle persone rispetto al fenomeno migratorio. La nostra politica è basata su risposte concrete e in linea con i bisogni, rispettando il principio che esistono per tutti precisi diritti e precisi doveri>>, sottolinea la sindaca di Roma Virginia Raggi.
 

<<Il nostro modello di inclusione – ha spiegato l’Assessora alla Persona, Scuola e Comunità Solidale Laura Baldassarreè fondato sulla partecipazione attiva. Grazie ad una forte sinergia con la Prefettura e la Croce Rossa, abbiamo definito un quadro di riferimento e ora siamo entrati nella fase operativa. Vogliamo replicare questo tipo di percorso anche in altri contesti, valorizzando le competenze dei richiedenti asilo e rendendo il volontariato uno strumento fondamentale della nostra comunità. In questo modo rafforziamo il nostro lavoro indirizzato a garantire un’accoglienza di qualità e in grado di assicurare connessioni con i territori di riferimento>>.