“Ciao”… i Mondiali di Vermicino

 

Il 3 luglio del 2018 si giocano alcuni dei match degli ottavi di finale dei Mondiali che si stanno svolgendo in Russia. Il 3 luglio tuttavia è anche l’anniversario della maledetta semifinale con l’Argentina del 1990, che ha inghiottito il sogno di una generazione e l’Italia delle “notti magiche”.

 

Dal 3 luglio e dai Mondiali del ‘90 parte “Ciao”, l’ultimo romanzo di Daniele Botti, autore di “Caffè Coppedè” un romanzo che ha raggiunto la decima ristampa e “Coppedè esoterico”, una guida turistica che ci accompagna attraverso i sentieri insondabili del quartiere Coppedè (la più venduta).

 

Questo è un romanzo autobiografico, ambientato a Vermicino (periferia nord di Frascati che lambisce la periferia sud di Roma) durante i mondiali del 1990, con la tragedia di Alfredino Rampi sullo sfondo e i tre protagonisti, messaggeri di una generazione, che sembrano ripercorrerne le gesta sprofondando in una voragine che inghiotte qualsiasi cosa, anche l’amicizia.
Italia 90 diventa nel romanzo uno spartiacque generazionale, il passaggio dall’edonismo degli anni ‘80 al riflusso del ‘90, il ritratto di una generazione. Siamo lontani dagli sghignazzi e delle atmosfere gotiche di Caffè Coppedè, qui siamo più vicini a Pasolini, con accenti vivaci di tragico realismo e di poeticità.

 

Il romanzo si apre con una descrizione di quel fatidico rigore: “… toccò a Roberto Donadoni. Il prototipo dell’italiano medio, anzi del calciatore italiano medio: tarchiato, sgraziato, ostinato, riccioli mori, sporadici lampi di genio incastonati nel carattere e nei polmoni.
Non c’è niente da fare siamo tutti Dorando Pietri. Non era lui, era questa italietta di dorandi pietri con la fame stampata negli occhi che stava andando su quel dischetto, barra altare sacrificale, barra altare della patria. Non si trattava di un gol, qui si segnava il destino della Nazione.”

 

Le vicende della Nazionale di Azeglio Vicini si intrecciano con quelle dei protagonisti, ragazzi di Vermicino, un luogo sapientemente descritto: “Luogo segnato per sempre da un bambino sprofondato in un pozzo, non un pozzo ma una specie di buco nero che aveva risucchiato per sempre l’Italia spensierata del boom, delle lambrette e dei caroselli, una catastrofe, – la morte in diretta – che aveva mostrato il volto cinico e cattivo della tv che del Paese è lo specchio…”.
In questo Mondiale in cui l’Italia non partecipa Daniele Botti ci dà la possibilità di rivivere le vicende dell’Italia delle “notti magiche”, quelle di Italia ’90, quando la crisi non c’era ma i segni della decadenza erano ben visibili.

 

La presentazione del libro si sta organizzando proprio a Vermicino, probabilmente a settembre prossimo, nel frattempo è possibile acquistare il libro on-line: https://www.ibs.it/ciao-estate-delle-notti-magiche-libro-daniele-botti/e/9788893432184