
Non ho mai fatto il giornalista, nonostante il mio corso di giornalismo professionale nei primi anni novanta diretto da un mito della comunicazione televisiva di allora come Gino Pallotta; né ho mai pensato di fare l’opinionista: non so dare consigli, non mi permetto di pensare che la mia idea abbia più valore di quelle di altri, non sono sufficientemente “accademizzato” per offrire valutazioni strutturate.
Sono sempre stato un uomo del fare, una persona a disposizione del mio comune e del territorio, per pensare progetti, per inventare proposte, per formare programmi, per lanciare iniziative, con una considerazione alta dell’impegno nell’Amministrazione locale: un periodo di servizio a livello di volontariato per promuovere, con tutta la dedizione possibile, lo sviluppo del territorio e il miglioramento delle sue performances.
Ho amministrato sia il mio comune – Rocca Priora – sia la comunità montana, con impegno e dedizione, mettendo a frutto ogni mia risorsa culturale, sociale, politica: i risultati spero siano stati almeno pari all’impegno profuso.
Poi ho deciso di lasciare, perché arriva il momento in cui ti cominci a sentire fuori posto: altri devono prendere posto per far avanzare questo nostro territorio.
Non ho pertanto la forma mentis per commentare alcunché. Io ho la forma mentis per elaborare una linea politico-amministrativa, per organizzare un programma di lavoro, per pensare un progetto… Ed anche per scriverli, per presentarli, per difenderne i contenuti, per portarli a realizzazione.
Così quando il Direttore di Quaderni mi ha detto che avrebbe avuto piacere di ospitare un mio appuntamento settimanale di riflessione su fatti e avvenimenti del nostro territorio, o anche di carattere generale che ci riguardano da vicino, mi sono trovato in imbarazzo, anche perché non ho la sicumera giusta per questa incombenza, né so dispensare valutazioni. Poi ci ho pensato, ed ho ritenuto che la proposta era stimolante. Prometto però che non farò né l’editorialista né l’opinionista.
Con lo stesso spirito di osservazione e di servizio con cui mi sono dedicato all’Amministrazione locale mi permetterò di leggere con i lettori di Quaderni i fatti e gli avvenimenti che colpiscono la mia e la vostra attenzione. Leggerli, non commentarli; analizzarli, non valutarli…. Poi ognuno farà le sue personali valutazioni e tutti i commenti che desidera.
Con questo intendimento ho accettato la proposta del Direttore.
Così da lunedì prossimo, se ce la faccio ogni lunedì, ci incontreremo su “Quaderni”, sperando di non annoiare nessuno e di cominciare a scrivere qualcosa di buona qualità sul nostro territorio. La scommessa con me stesso è alta per tutte le ragioni che vi ho detto, ma anche perché ci incontreremo solo on line: niente carta a fare da supporto. Sarà una sfida anche sul piano dell’innovazione comunicativa, che sul web assume una modalità completamente diversa: rapida, stringata, efficace, interattiva….. Ma lo faremo insieme.