Nasce la rete “Vigne di Roma”

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Il vino del Lazio, o almeno una parte di esso, prova finalmente a fare un salto di qualità, grazie al sostegno delle istituzioni. La promozione enologica del Lazio sembra stare a cuore alla Regione, ed è per questo che ha fatto il suo passo, decidendo di sostenere le aziende vinicole attraverso la creazione di una nuova rete, che già al prossimo Vinitaly farà mostra di sé.

 

Si è costituita proprio nei giorni scorsi con un atto ufficiale, in collaborazione con Arsial, Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, la rete “Vigne di Roma“, che annovera 11 aziende selezionate e accomunate da un obiettivo: innovare e accrescere la capacità di sviluppo economico, insieme alla competitività, sia su scala locale che nazionale e internazionale. Un’importante strategia di promozione del vino, frutto di tante riflessioni e idee che, a partire dal Vinitaly della scorsa edizione, sono state condivise e sviluppate insieme. Oggi quelle idee sono diventate una realtà, pronta a mettere a frutto l’obiettivo di lavorare in squadra, con traguardi condivisi e vantaggi evidenti per tutti.

 

Queste le Aziende aderenti alla rete “Vigne di Roma”: Marco Carpineti, Casale del Giglio, Azienda vinicola Falesco, Azienda biologica De Sanctis, Torre in Pietra Leprignana, Tenuta Sant’Isidoro, Terre dei Pallavicini, Cooperativa agricola Cincinnato 9, azienda vinicola Federici, Casale della Joria, azienda agricola Poggio le Volpi.

 

Da subito si punterà su una sempre maggiore qualificazione, tipicità, vitigni particolari e regime biologico.
I margini di crescita sono sicuramente molto ampi e Vinitaly 2017 potrebbe essere la prima vera occasione di rilancio enologico.

 

<<Il mio auspicio – ha spiegato Carlo Hausmann, assessore Agricoltura, Caccia e Pesca – è che Vigne di Roma rappresenti presto sui mercati, anche internazionali, la qualità dei nostri vini e una percezione positiva dei territori della nostra regione. Al prossimo Vinitaly, tra poco più di un mese, coglieremo l’opportunità di confrontarci ancora con il comparto del vino per continuare ad alimentare la strada dello sviluppo>>.