Confisca di beni tra Ardea e Pomezia

 

Eseguito un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca di beni e assetti societari, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro

 

Nell’ambito dell’attività di contrasto all’accumulazione di patrimoni di origine illecita, nella mattinata odierna, la Divisione Anticrimine della Questura di Roma ha eseguito, nei comuni di Pomezia ed Ardea, un provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca ai sensi della normativa antimafia.

 

Il provvedimento riguarda beni e assetti societari, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, tra cui immobili, società operanti nel settore della raccolta delle scommesse sportive, veicoli di alta gamma e orologi di elevato pregio, riferibili ad un quarantenne romano, inserito in un’associazione, attiva sin dal 2012, nella cessione al dettaglio e all’ingrosso, di sostanza stupefacente tipo cocaina, hashish e marijuana nel territorio di Roma (Torrino-Mezzocammino) fino ai Comuni di Pomezia-Torvaianica, Ardea, Anzio-Nettuno ed Aprilia (LT). Il sodalizio è già stato disarticolato con l’esecuzione di provvedimenti cautelari emessi nell’ambito dell’operazione denominata “ALL IN”, condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Roma.

 

Il 14 novembre 2023, infatti, venivano eseguite misure cautelari personali nei confronti di 30 soggetti, indagati a vario titolo del delitto di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, trasferimento fraudolento di valori ed auto riciclaggio. Per tali vicende i principali indagati, tra i quali il destinatario dell’odierno provvedimento di sequestro di beni, sono tuttora detenuti.

 

Sulla base delle indagini economico patrimoniali svolte dagli specialisti della Divisione Anticrimine, che hanno abbracciato l’arco temporale di oltre un ventennio, è emerso che in tempi recenti il soggetto, tramite prestanome, ha operato in tecnologia blockchain ed in particolare nell’acquisizione di NFTs. Inoltre, a fronte di una marcata sproporzione tra la complessiva situazione reddituale “dichiarata” e il patrimonio direttamente o indirettamente riconducibile, egli effettuava importanti investimenti – attraverso intestazioni fittizie – in società operanti in Pomezia nella raccolta delle scommesse, nell’acquisizione di proprietà immobiliari, in veicoli – soprattutto motoveicoli di serie speciali – e orologi di rilevante pregio, quali Rolex e Audemars Piquet, finanziandoli con gli introiti derivanti dai predetti traffici illeciti e conducendo un elevato tenore di vita, assolutamente incompatibile con gli esigui, quando non inesistenti, redditi dichiarati.

 

Da qui il sequestro della totalità delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di 2 compagini societarie, operanti in Pomezia nel settore della raccolta di scommesse, di 4 immobili siti in Pomezia ed Ardea; di 8 veicoli anche di alta gamma, tra cui moto di serie speciali – , di orologi di elevato pregio nonché di cassette di sicurezza e disponibilità finanziarie.