L’esperienza del GAL – gruppo di azione locale – per la programmazione europea 2007/2013, oltre a una serie di interventi di carattere materiale messi in campo da aziende private (miglioramento dei prodotti, diversificazione delle produzioni e delle attività, messa a dimora di nuovi impianti, ecc.) e da amministrazioni pubbliche (Parco dei castelli, comunità montana, comuni singoli e comuni associati), ha prodotto anche una positiva azione di rete tra le imprese agricole e di accoglienza del territorio dei Castelli Romani e Prenestini.
Frutto di un intenso lavoro di cooperazione interterritoriale del nostro GAL con altri GAL di differenti regioni – Abruzzo, Trentino Alto Adige, Puglia – la rete di imprese, coordinata dal GAL, ha scelto un identificativo importante (Terre ospitali) ed ha adottato un manifesto di impegno per la qualità dell’accoglienza e della produzione. Chi volesse può consultare questi materiali nel sito del GAL Castelli Romani e Monti Prenestini (www.galcastelli.it), anche per farsi un’idea più precisa della strategia adottata.
Metto in evidenza questa esperienza perché essa può rappresentare il paradigma ideale con cui declinare un approccio costruttivo e concreto al superamento del nanismo delle nostre singolarità nell’impresa, alla necessità di fare rete, all’imperativo categorico della qualità e dell’eccellenza produttiva, cui il nostro territorio deve corrispondere se vuole evitare di restare marginalizzato rispetto ai percorsi nuovi del marketing territoriale.
Mi pare anche giusto mettere in evidenza che la rete, nonostante i macigni disseminati per strada e le difficoltà intrinseche ad un cammino mai tracciato, ha saputo fare qualche passo ulteriore estremamente positivo. Con il coordinamento del GAL, ha infatti partecipato al bando nazionale del Ministero dei beni culturali e del turismo per le reti d’impresa del settore turistico e, cosa molto importante, è stata ammessa a finanziamento all’interno di una graduatoria, che comprende protagonisti del turismo nazionale e soggetti imprenditoriali di tutto rispetto. Un progetto di 400mila €, di cui la metà in regime di cofinanziamento a carico del Ministero e l’altra metà a carico dei beneficiari nelle varie forme di partecipazione.
A questo progetto fa compagnia un’altra iniziativa sul bando regionale delle reti d’impresa. Coordinato dal GAL, in questo caso ha assunto il ruolo di capofila il comune di Monte Porzio Catone, i cui Amministratori, va detto, hanno mostrato una lungimiranza superiore. La candidatura è ancora in fase di esame da parte degli uffici regionali, ma qualunque sia l’esito per l’ammissione di questo progetto, che sta sempre nel solco delle terre ospitali, dobbiamo registrarlo come un segnale positivo nella direzione della cooperazione tra imprese per fare sistema.
Desidero infine segnalare con particolare enfasi ed entusiasmo che la rete delle Terre ospitali sarà a Verona per il Vinitaly – 9/13 aprile 2017 – ambasciatrice dei Castelli Romani e Monti Prenestini per presentare il territorio e le sue eccellenze a partire dal vino. Un’occasione importante per le imprese vitivinicole che esporranno le loro produzioni di qualità e, per la rete delle terre ospitali, che presenterà il territorio come riferimento fondamentale attraverso la proiezione di filmati, l’esposizione di testimonianze dirette, la degustazione di prodotti di eccellenza. Un appuntamento tutto speciale che alle, 13,30 di lunedì 10 aprile, vedrà i Castelli Romani e Monti prenestini protagonisti di un evento dedicato.
Qualcuno forse penserà che se ne potrebbe fare a meno. Io invece credo che questo sforzo rappresenti il vero segreto per costruire qui da noi una mentalità imprenditoriale innovativa, aperta all’esterno, capace di fare qualità nella produzione, accogliente e dinamica, in un percorso difficile e lungo verso il sistema turistico dei Castelli Romani e prenestini.