Tutele e regolarizzazione per i Riders

 

Basta uno scooter o una bici, uno smartphone e il gioco è fatto! Questa la sintesi di una giornata da “riders” che, in sella ai loro mezzi, sfrecciano per le strade della città tra ristoranti e pizzerie per consegnare cibo e piatti pronti a domicilio.

 

Un esercito, tra fissi e precari, di fattorini all’avanguardia, espressione di una Gig Economy che sta crescendo in maniera esponenziale. Ma se fino a qualche mese fa il loro era un settore senza regole e tutele, oggi possiamo sostenere l’esatto contrario.

 

Infatti la giunta regionale ha approvato una proposta di legge che garantisca, a questa categoria, gli standard delle tutele in favore dei lavoratori connessi alle piattaforme digitali.
Rispondendo quindi alle esigenze di un mercato, come quello del lavoro, in piena evoluzione, l’obiettivo primario che si intende raggiungere è quello di definire una normativa regionale attraverso la raccolta di proposte e suggerimenti da parte delle forze politiche, sindacati, cittadini e studiosi, senza trascurare gli stessi lavoratori e le imprese di Gig Economy.

 

Il 25 maggio p.v. partirà una campagna di consultazione telematica dedicata che, in seguito al materiale raccolto, definirà le strategie da perseguire. Gli obiettivi della proposta di legge si incentrano su alcuni punti imprescindibili:
Assicurazione contro gli infortuni
• Contributi previdenziali
• Tutela della salute
• Formazione e percorsi di politica attiva del lavoro
• Trasparenza tra chiamata e gestione del lavoro
• Diritto all’informazione
• Salario minimo da concordare per mezzo di una trattazione collettiva

 

Dal momento che, in termini di numeri, oggi si può ragionare solo sulla base di stime approssimative, la Regione Lazio vuole istituire, per la categoria, un’anagrafe alla quale i lavoratori potranno iscriversi nel pieno rispetto della privacy. A questo strumento potranno fare ricorso anche le stesse imprese che offrono lavoro attraverso “app” dedicate, e tutto questo consentirà, alla Regione Lazio, di fare da garante nei rapporti tra lavoratori e aziende.

 

<<Sono convinto che l’Italia e il Lazio – ha spiegato Nicola Zingarettiabbiano bisogno di più innovazione ma anche di più diritti. Fare innovazione infatti significa investire nella ricerca, nell’università, nel sostegno alle Pmi che vogliono innovare, ma è importante che accanto a questa innovazione tecnologica ci sia una innovazione nella sfera dei diritti. Anche a questa tipologia di lavoro, che esiste e si vede anche in strada, bisogna dare una dignità e va inserita nella sfera di diritti che questo Paese nel Dopoguerra ha costruito. Non si può escludere una nuova generazione da una sfera di diritti e non si può fermare il progresso, quindi questa innovazione va accompagnata>>.