Roghi tossici: il grido dei Comitati di quartiere

 

I comitati di quartiere e le associazioni locali, delusi dalla risposta del Ministro degli Interni Marco Minniti, all’interrogazione parlmentare dell’Onorevole Rampelli sui roghi tossici nei campi nomadi, decidono di indirizzare una lettera aperta allo stesso ministro esordendo laconicamente così “Lettera aperta al Ministro dell’Interno dei CdQ e Associazioni di Roma Sud-Sud Est e CdQ di Ciampino”.

 

Egregio sig. Ministro, smaltita la delusione per la Sua risposta all’interrogazione parlamentare dell’Onorevole Rampelli, constatiamo la consapevolezza da parte dell’Istituzione, da Lei amministrata e diretta, del grave problema, ma la sua risposta ci è parsa, cosi come a molti altri cittadini sottoposti agli effetti nocivi dell’attività criminale che in quei luoghi indubbiamente esiste, largamente inadeguata, perché vaga e lacunosa”.
È sicuramente da considerarsi un atto propedeutico in previsione dell’audizione, prevista il 1 agosto p.v., presso la Commissione Parlamentare a cui parteciperà il Direttivo del CdQ Morena, insieme agli altri comitati di quartiere di Ciampino e ai cdq degli altri Municipi.

 

Nonostante la loro perplessità in merito alle dichiarazioni dello stesso Ministro, che giudica i territori sotto il controllo dello Stato, e la consapevolezza oggettiva che non solo i roghi non sono diminuiti ma le stesse aree sono ricettacolo di attività crimonose e raccolta illecita di rifiuti speciali e pericolosi, si rendono perfettamente conto che le Forze dell’Ordine proseguono, incessantemente, con le indagini ma, a distanza di 15 anni, probabilmente le azioni poste in essere non sono state sufficienti come dichiarano nella loro lettera: “Gli scriventi si chiedono e le chiedono, come mai e sulla base di quali evidenze, il Ministro dell’Interno possa affermare che quei territori siano sotto il controllo dello Stato, quando giornalmente, in molti quartieri italiani si verificano roghi di altissimo impatto visivo ed innegabili effetti negativi per la salute pubblica, la salubrità ambientale, la mobilità e la sicurezza pubblica sia di molti eesidenti dei campi che degli oltre cinquecentomila residenti con essi confinanti.
È ovvio che i roghi, indipendentemente dall’intensità, ovvero il discrimine che determina gli interventi dei Vigili del Fuoco, non sono affatto diminuiti. I residenti sanno bene che c’è stato solo un cambio di modalità di ripulitura dei materiali, infatti oggi si attuano una serie di micro roghi, in diverse ore del giorno, e solo per altri motivi si ricorre a roghi che richiedono l’intervento dei Vigili del Fuoco.
I roghi poi sono solo l’ultimo atto di una serie di attività criminose come furti, rapine e raccolta illecita di rifiuti speciali e pericolosi, poste in essere da sodalizi criminali che per ottenere omertà utilizzano metodi tipo mafioso, come intimidazioni tutt’altro che verbali, anzi violente. Siamo consci che l’attività è oggetto di indagine delle Forze dell’Ordine, ci mancherebbe ciò non fosse, ma oltre 15 anni di esperienze dimostrano che le attività poste in essere fino ad oggi non sono sufficienti”.

 

Ma non si fermano alla mera denuncia anzi, si dimostrano propositivi chiedendo che i poteri dei Prefetti vengano implementati, con l’ausilio di maggiori risorse economiche, di personale e mezzi:
Concludendo, i comitati e le associazioni civiche di Roma, in coordinamento nazionale per il contrasto dei roghi tossici all’interno e nelle adiacenze dei campi nomadi, chiedono di dare ai prefetti poteri speciali previsti nei casi di specie, risorse economiche, mezzi e personale, per un contrasto efficace al fenomeno e per la risoluzione definitiva del grave problema.
I cittadini, consapevoli di non avere idonee conoscenze istituzionali, tecniche, professionali e giuridiche, non hanno la presunzione di fare proposte applicabili al caso in oggetto, ma desiderano cooperare.
Si attendono però da lei, dal Governo di cui fa parte in unione con sindaci e prefetti, di tutte le città italiane interessate dalla succitata attività criminale, iniziative concrete e immediate per la definitiva cessazione dei roghi tossici. Fermare i roghi e le altre attività criminali, è solo il primo passo per migliorare la qualità di vita per tutti i cittadini di qualsiasi etnia essi siano, ed inoltre restituirebbe la libertà in primis a chi in quelle segreganti realtà ad oggi vive, e consentirà di salvaguardare la sicurezza e la salute di tutti.
Un vento che sempre più forte soffia è quello del rogo sociale del razzismo, il quale è senza dubbio alimentato dalla mancanza pluridecennale di soluzione al problema. Una soluzione, seppur tardiva, consentirebbe l’avvio di una nuova modalità di interazione che permetta un percorso di vera inclusione. Un Paese civile che ha dimostrato grande capacità nell’affrontare problemi di ordine pubblico, di terrorismo e di criminalità organizzata, sia nel presente che nel passato, non può liquidare questo problema quasi come ineluttabile, affermando che può essere soltanto contenuto nelle dimensioni (“mitigare”). Manca, dunque, una precisa volontà politica, le cui ragioni ci sfuggono, di estirpare il fenomeno in maniera definitiva e radicale?”.

 

Insomma, stanchi delle promesse, e avendo a cuore la salute propria e dei cittadini che da anni subiscono, passivamente, gli effetti nefasti della vicinanza ai campi rom, concludono in maniera incisiva dichiarando: “I cittadini non si arrendono”.

 

I CdQ ed Associazioni firmatarie di questa lettera, unitamente a tutti quei cittadini che sono sottoposti ogni giorno ai roghi tossici, continueranno a tenere alta l’attenzione mettendo in campo ogni altra utile iniziativa con lo scopo di debellare definitivamente il grave fenomeno, coinvolgendo anche le istituzioni sovranazionali, pur consapevoli di esporre il paese alla risibilità delle altre Nazioni Europee che dimostrano maggiore attenzione ai problemi legati alla tutela dell’ambiente e della salute delle persone.
In attesa di urgentissimo riscontro, ribadiamo la nostra disponibilità a fornire sempre fattiva collaborazione a tutte le Istituzioni e cogliamo l’occasione per cordialmente salutare.
CdQ Morena; CdQ Colli Aniene Bene Comune; CdQ Rebibbia; CdQ Nuova Ponte di Nona; CdQ Torraccia; CdQ Tor Sapienza; CdQ Campo Romano Casalotto; CdQ Villa Senni Centroni; CdQ Statuario Capannelle; CdQ La Rustica; CdQ Vermicino; GRE Gruppi Ricerca Ecologici; Associazione Tipiattivi; Associazione Vivere Colli Aniene; Associazione Casal Monastero; Associazione Culturale Rinascita;
Associazione QuelloCheDavveroConta;
CdQ Folgarella in unione con Tutti i CdQ del Comune di Ciampino”.