Regione: grosse novità sui tirocini

 

La Regione Lazio è stata tra le  prime ad aderire alle nuove linee guida, in materia di tirocini extracurriculari, approvate a maggio scorso, e che riguardano la loro durata massima (variabile in base alla tipologia e regione), e la retribuzione minima, pari ad € 800 mensili. Dal 1 di ottobre gli stagisti del Lazio potranno contare sul contributo ed  un percorso formativo della durata massima  di sei mesi.

 

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in un suo post su facebook manifesta così il suo compiacimento “Orgogliosi di questo risultato. Nel Lazio abbiamo aumentato la retribuzione minima per ogni tirocinante e abbiamo fissato un periodo massimo di formazione di sei mesi. Una scelta per dare opportunità concrete ai giovani e riconoscere i loro diritti. Grazie a Skuola.net che racconta il Lazio che cambia!”.

 

Contro lo sfruttamento

Nel pregresso, gli stage avevano una durata di un anno e assicuravano un rimborso minimo pari ad € 300. Un periodo troppo lungo e inversamente proporzionale alla sua retribuzione e con il rischio che, nel tempo, l’esperienza del tirocinio si tramutasse in  un vero e proprio contratto di lavoro. Senza considerare che non ha costituito, finora, per i giovani tirocinanti una valida opportunità  di inserimento nel mondo del lavoro e di indipendenza.

 

Le novità

Tra la novità apportate dalla Regione Lazio, degna di nota è la possibilità di rinnovare, per una volta e nell’ambito dei sei mesi, lo stesso progetto formativo. Inoltre sono stati aboliti gli stage da svolgere nelle ore notturne e verranno definitivamente abolite le figure dei tirocinanti adibite alla sola attività di addetti alle fotocopie. Infatti, le aziende pubbliche e private dovranno sottoscrivere un codice etico che garantisca la qualità dello stage offerto. Ma non finisce qui. Gli studenti delle superiori a partire dai 16 anni potranno svolgere mini tirocini della durata minima di 14 giorni fino ad un massimo di tre mesi nei soli mesi estivi.

Le nuove regole, in vigore dal 1 ottobre, sono state già recepite dalle aziende e, per chi le avesse infrante è prevista l’interdizione fino a 24 mesi.