Lavoro: 70 stabilizzazioni all’ASL Roma 6

 

È stato raggiunto venerdì l’accordo, tra l’agenzia per il lavoro Randstad Italia e le federazioni sindacali territoriali FeLSA CISL Lazio e Nidil CGIL Roma, per la trasformazione dei contratti di lavoro da Tempo Determinato a Tempo Indeterminato di 70 lavoratori interinali in forza all’ASL Roma 6. La prima importante notizia è che le stabilizzazioni avverranno entro fine mese e riguarderanno i lavoratori Randstad che hanno prestato servizio continuativamente per almeno un anno presso l’ASL Roma 6.

 

Per l’individuazione delle persone da stabilizzare, nell’accordo sono state tenute in debito conto anche le richieste di professionalità avanzate dall’ASL stessa. L’accordo firmato inoltre, prova a dare tutela anche ai lavoratori che non hanno maturato i 12 mesi di anzianità presso L’ASL Roma 6, prevedendo che, al raggiungimento dell’anno di anzianità, anche i 19 lavoratori assunti nel corso dell’ultimo anno da Randstad possano essere stabilizzati dall’Agenzia su richiesta dell’ASL.

 

In più, al fine di tutelare la continuità occupazionale ed evitare il turn over tra gli interinali con una anzianità minore, è stato previsto un diritto di prelazione attivabile dal lavoratore che abbia almeno 3 mesi di anzianità, sulle successive assunzioni che interessino profili analoghi a quelli del lavoratore uscente. L’accordo persegue infine anche lo scopo di migliorare la formazione dei lavoratori stessi attraverso il loro coinvolgimento nella definizione dei percorsi formativi.

 

<<L’accordo di oggi – ha dichiarato Gianfranco Mazzaro Coordinatore territoriale della FeLSA CISL Lazio – è un importante successo, che arriva al culmine di un percorso di partecipazione che ha visto in prima linea le rappresentanze sindacali sostenute dai lavoratori. In questi tempi difficili per le Pubbliche Amministrazioni e in particolare per il nostro Sistema Sanitario, dimostriamo che la contrattazione ha saputo garantire la continuità occupazionale anche dei lavoratori interinali. Al tempo stesso non si disperde il prezioso patrimonio di professionalità che essi rappresentano per la ASL e per la collettività, in attesa di uno sblocco necessario dei concorsi>>.