Immobili comunali: al via gli sfratti

 

Sono 488 gli immobili, patrimonio del Comune di Roma, per i quali l’iter della regolarizzazione per la messa a reddito è iniziato.
L’invio delle lettere di disdetta dei contratti è già partito per consentire, entro il 31 dicembre 2018, l’asta di un primo gruppo di abitazioni.

 

In ordine prioritario le prime unità immobiliari prese in esame sono quelle libere, liberabili e agibili, mentre i primi inquilini ad essere sfrattati saranno quelli che, in termini di Isee, vantano un reddito più alto o sono proprietari di altra abitazione.
I sopralluoghi e gli accertamenti da parte di Risorse Roma sono iniziati a fine luglio e l’azione, messa in campo dall’amministrazione capitolina, colpirà anche le famiglie la cui condizione rientra nella categoria di quelle con particolare fragilità e, per le quali, sarà necessario l’intervento del Sassat (Servizio di Assistenza e Sostegno Socio Alloggiativo Temporaneo).

 

Ad integrazione di quest’ultimo, l’amministrazione capitolina sta portando avanti un nuovo progetto denominato Sassat2, che svolgerà le funzioni tipiche di un Servizio di assistenza sociale e alloggiativa temporanea e che, in sostituzione dei residence, utilizzerà i beni confiscati alla criminalità organizzata.
Frutto di un incontro tra l’assessore alle politiche sociali abitative della Regione Massimiliano Valeriani e quelli capitolini di casa, urbanistica e politiche sociali, Rosalba Castiglione, Luca Montuori e Laura Baldassarre, il Sassat2 nasce come supporto per i senza casa e tutti coloro che, in seguito ad uno sgombero, restano per strada.

 

Gli immobili devono essere ancora individuati, ma quelli che risulteranno adeguati verranno adibiti, o ristrutturati, come appartamenti. La gestione sarà decisa tramite bando e le famiglie beneficiarie di tale provvedimento avranno la possibilità di vivere, negli alloggi assegnati, solo per due anni. In questo biennio potranno contare sul supporto degli assistenti sociali che li accompagneranno in un percorso finalizzato alla riconquista di una nuova autonomia in termini alloggiativi e occupazionali.
Mentre la fragilità sarà determinata in base ad un punteggio che verrà calcolato sulla base di determinati indicatori reddituali e socio-sanitari.