Formazione ed inclusione per i detenuti del Lazio

 

È notizia dei giorni scorsi l’apertura di un nuovo bando, della Regione Lazio, destinato ai detenuti. Nell’ambito delle politiche finalizzate all’inclusione sociale, tema verso il quale la stessa Regione si è dimostrata più volte molto sensibile, il progetto prevede una serie di azioni indirizzate all’orientamento, formazione, certificazione delle competenze, tirocinio ed esperienze di lavoro relative a questo target di popolazione.

 

Promosso dall’Assessorato alla Formazione della Regione Lazio, il suo fine primario sarà quello di potenziare l’inserimento sociale e lavorativo dei detenuti attraverso un piano specifico di inserimento e reinserimento lavorativo.
Le risorse economiche messe a disposizione sono pari a 630mila euro, per un totale di circa 300 soggetti attualmente detenuti negli istituti petinenziari del Lazio.

 

Inoltre, con la collaborazione di Laziodisu, è prevista una sorta di tutoraggio a favore dei detenuti iscritti all’università (lo scorso anno erano circa 147) in modo tale da accompagnarli nel percorso che precede il conseguimento effettivo del titolo di studio.
Progetti: Operatori di strutture edili – Tecnici audio e video in ambito teatrale – Operatori della ristorazione – Aiuto cuoco e pizzaioli – Tecnici di stampa e serigrafia – Tecnici di posa dei mosaici – Manutentori d’impianti termo idraulici ed elettrico elettronici – Costruttori di carpenteria metallica – Operatori della ceramica artistica – Assistenti familiari – Operatori del legno e dell’arredamento – Tecnici di digitalizzazione dei documenti.

 

Gli operatori della formazione potranno presentare domanda singolarmente, in forma associata o in partenariato con enti e associazioni di promozione sociale impegnati in progetti di sostegno a favore dei detenuti.
Le domande dovranno essere presentate entro il 20 febbraio p.v., in via telematica, attraverso il sito della Regione lazio http://www.regione.lazio.it/sigem.

 

<<Siamo orgogliosi dell’apertura di questo bando – parole di Massimiliano Smeriglio, vicepresidente con delega alla Formazione – abbiamo lavorato in collegamento con il Garante delle persone private della libertà Stefano Anastasia e tenendo conto delle iniziative intraprese dal Consiglio Regionale e in particolare da quei consiglieri che più hanno seguito il tema della popolazione detenuta, come Bonafoni e Cangemi. Abbiamo messo in campo un piano complessivo da 2,1 milioni di euro che va dall’istruzione alla formazione professionale, di cui questo bando è parte fondamentale. Si tratta di un contributo concreto, basato sulla formazione e sulla conoscenza, che siamo convinti potrà rappresentare uno strumento utile per le persone che parteciperanno ai progetti nell’ambito dell’inclusione sociale e formativa>>.