“DIECI STORIE PROPRIO COSÌ”, LE VITTIME DELLA MAFIA SI RICORDANO A TEATRO

In occasione della XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie, debutta oggi, 21 marzo, al Teatro Argentina,  in prima nazionale, Dieci storie proprio così, spettacolo con la regia di Emanuela Giordano che ci parla di eroi conosciuti, come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Don Giuseppe Diana, Giancarlo Siani, Peppino Impastato, e meno conosciuti, come Annalisa Durante, Federico Del Prete, Silvia Ruotolo.

Il testo racconta storie di impegno civile e riscatto sociale, di responsabilità individuali e collettive, di connivenze istituzionali e di taciti consensi, insieme al coraggio di associazioni di ragazzi, alla tenacia dei parenti delle vittime e di tutti gli italiani che fanno dell’impegno un diritto inalienabile.

Dieci storie proprio così è nato come opera-dibattito sulla legalità, partendo dall’incontro con decine di familiari di vittime di mafia, camorra, criminalità e con i responsabili di cooperative ed associazioni che sulle terre confiscate alla mafia hanno costruito speranze e lavoro in Campania. Si è poi arricchito, in una nuova veste drammaturgica, delle storie della Sicilia e del Lazio, affrontando anche temi legati all’espansione delle mafie all’estero e a Mafia Capitale. Su questi temi sono stati attivati vari laboratori nelle scuole, con  più di 20.000 gli studenti coinvolti, e negli istituti penitenziari minorili (Airola e Malaspina). Il linguaggio e le tecniche teatrali sono diventati strumento per imparare il lavoro di squadra, ma soprattutto per ragionare sulla nostra responsabilità individuale e collettiva riguardo a logiche e culture mafiose.

Lo spettacolo si inserisce nella rassegna “Il teatro fa grande” – programma di spettacoli e progetti per spettatori da 0 a 99 anni – ed è parte integrante del “Palcoscenico della legalità, un progetto sperimentale di collaborazione tra teatri, istituti penitenziari, scuole e società civile ed è promosso da The CO2 Crisis Opportunity Onlus con Fondazione Pol.i.s., Fondazione Silvia Ruotolo, Fondazione Giovanni e Francesca Falcone, Centro Studi Borsellino e con il patrocinio del Ministero della Giustizia e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.