CIBO E ITALIANI: SEMPLICITA’, DIETA E RISTORANTI

Il rapporto tra gli italiani e il cibo è un fenomeno tenuto da sempre sotto osservazione, ma quali sono le ultime tendenze? Scopriamolo attraverso un’indagine in cui emerge il ritorno alla semplicità, alla naturalità e al “fatto in casa”, ma anche alcune abitudini immancabili, come la cena settimanale al ristorante e l’essere perennemente a dieta.

Ristorante? Sì, almeno una volta a settimana.

Secondo i dati emersi dalle Survey di Nielsen “Global Health and Ingredient-Sentiment” e “Global Out-of-Home Dining” condotte su un campione di oltre 30.000 individui in 61 Paesi tra l’agosto 2015 e marzo 2016, gli italiani sono quelli che vanno più spesso al ristorante (un italiano su 4 (25%) sceglie di andare al ristorante almeno una volta la settimana o più spesso), nonostante dichiarino di non amare troppo la cucina ”di casa”. Per il 66% di loro il cibo fatto in casa è comunque più sano, e per il 62% più sicuro (in Europa il posizionamento è più alto, rispettivamente pari a 78% e 75%) e 2 italiani su 3 (67%) si dichiarano preoccupati per gli ingredienti artificiali contenuti nei cibi.

Gli italiani sono i più a dieta d’Europa!

Quasi 2 italiani su 5 (il 38% del campione, vs 44% media UE) è a dieta: il 18% evita i grassi e l’11% i carboidrati. In Italia si rileva una minore propensione a non consumare gli zuccheri: il dato nazionale riferito a quanti evitano i dolci è pari al 9%, in Europa al 22%.

Allergie e intolleranze, il lattosio al primo posto!

Tra le allergie e intolleranze più diffuse si riscontrano quelle al lattosio e derivati (8%) e al glutine (5%). Lo studio preso in esame rileva, infatti, che il 23% degli italiani dichiara di essere affetto da allergia o che ne soffre un membro della propria famiglia. Oltre la metà degli italiani a dieta restrittiva per scelta o intolleranza (53%) dichiara un grado di soddisfazione adeguato all’offerta corrente nei supermercati, contro una media europea pari al 49%. 

Sì al cibo genuino: viva la semplicità.

Dalla ricerca emerge un piacevole dato: quello del ritorno agli elementi base dell’alimentazione e alla naturalità dei prodotti: il 66% dichiara di non assumere prodotti animali contenenti antibiotici e ormoni, il 65% evita coloranti artificiali, il 62% i conservanti, il 60% gli OGM, il 59% gli aromi ottenuti con additivi estranei ai prodotti stessi. Questa tendenza, chiaramente, va di pari passo con il preferire alimenti composti da pochi ingredienti: il 42% (vs media UE pari al 34%) degli italiani richiede maggiore assortimento di prodotti a basso contenuto di grassi o addirittura senza, il 31% di prodotti senza zucchero, il 25% senza sale, il 21% ipocalorici, il 13% senza lattosio, il 6% senza glutine.