Come da tradizione, con l’inizio dell’anno nuovo, si tirano le somme di quello appena archiviato. Un anno come sempre laborioso ed impegnativo per la Polizia Ferroviaria che infatti, nel corso del 2017, ha impiegato oltre 196.000 pattuglie in stazione e più di 43.500 a bordo treno, scortando complessivamente 93.029 convogli ferroviari (con una media di circa 254 treni al giorno), facendo di conseguenza registrare un aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio del 9 per cento rispetto all’anno precedente.
Antiborseggio, arresti e stranieri irregolari: inoltre, fanno sapere dal Ministero, sono stati predisposti 15.399 servizi antiborseggio, sia negli scali che sui convogli, che hanno portato all’arresto e a indagare in stato di libertà rispettivamente 1.255 e 8.963 persone. I servizi sui treni viaggiatori transfrontalieri, con il concorso delle polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per fronteggiare l’immigrazione clandestina, hanno permesso di rintracciare complessivamente 2.894 stranieri in posizione irregolare.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in oltre 2.200 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, in circa 8.580 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie e in 1.726 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. Oltre 44 tonnellate del cosiddetto “oro rosso” sono il quantitativo recuperato grazie a questo impianto di intervento, che ha permesso altresì l’arresto di 28 persone e le indagini su altri 117. Il fenomeno in ambito ferroviario ne è risultato ulteriormente ridimensionato con un calo di furti del 13 per cento e un incremento del rame recuperato del 18 per cento rispetto all’anno precedente.
Persone scomparse e comportamenti pericolosi: il personale della Specialità ha rintracciato 1.241 persone scomparse, di cui 1.143 minori. Continua ad essere sensibile il dato che riguarda i comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori come ad es. l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungo linea. Al fine di invertire tale tendenza, la Polizia Ferroviaria ha avviato da alcuni anni diverse campagne di educazione alla legalità e alla sicurezza, rivolte principalmente ai ragazzi, al fine di contribuire alla riduzione degli eventi incidentali che vedono coinvolti, spesso, proprio i giovani.
<<Con il progetto “Train…to be cool” gli operatori della Polizia Ferroviaria hanno incontrato, durante l’anno scolastico 2016/2017, oltre 39.000 studenti. 16.000, inoltre, i ragazzi coinvolti nelle iniziative di piazza nate dalla collaborazione tra la Polizia Ferroviaria, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e le Federazioni sportive del Rugby e della Pallavolo: 8 tappe in tutta Italia (Norcia, Ancona, Catania, Firenze, Milano, Bari, Modena e Torino) per sensibilizzare i giovani del movimento rugbistico e pallavolistico sui temi della legalità e della sicurezza individuale nell’ambito del sistema di trasporto ferroviario>>.
Sotto il profilo internazionale, infine, la Polizia ferroviaria italiana ha proseguito la propria attività nell’ambito del network europeo di polizie ferroviarie RAILPOL, allo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri, mantenendo, inoltre, la presidenza del gruppo di lavoro Strategic Analysis.